Barista per caso

Ciao a tutti,
é quasi un mese che non scrivo e ormai qualcuno potrà pensare che si tratti di un blog defunto. Nossignori! Sto solo cercando qualche simpatico argomento col quale intrattenervi. Con tutte 'sta frequentazione di balere e ritrovi tra italici, mi sono scordato di dirvi che, già da prima delle vacanze invernali, ho cominciato il lavoro di barista volontario, presso lo Studenterhus Aarhus, che é poi lo stesso posto dove vado a ballare (stasera al livello intermedio non ci stavo dentro, Barbarito aiutami tu!). Faccio di tutto, dal caffé espresso per gli studenti italiani, al caffé per il danese (lungo e servito in un bicchiere di vetro: non molto chic ma dopo un caffé del genere puoi fare di tutto, tanto le impronte digitali te le sei giocate ih ih), al servire la birra (Carlsberg per lo più, ma anche Tuborg Classic o simpatiche birre belghe, per cui sto sviluppando una passione), al preparare alcolicissimi cocktails, dal stucchevole Gin&Tonic all'elaborato Cosmopolitan...si gente, uso lo shaker!!! La lavastoviglie non ha più segreti ed ormai comincio a destreggiarmi anche col danese base per ubriachi! Quasi un barista provetto, l'avreste mai detto?

Il mestiere non é impegnativo: devo fare almeno tre turni al mese, uno deve essere una chiusura, vale a dire dalle 23.30 alle 4.00, e dovrò sbrigarmi a trovare le tapparelle, prima che arrivi la stagione del sole che tramonta alle 11 di sera e sorge ad un quarto alle 3.
Bon, per stasera é tutto, buonanotte!

Federico